Una app con un miliardo di account nel mondo. Parliamo di WeChat, la piattaforma cinese che in un anno ha registrato una crescita del 15,8%, con ben 38 miliardi di messaggi quotidiani scambiati tra gli utenti. Una app che in Cina permette ad un miliardo di persone di pagare un pranzo, prendere un taxi, ricaricare il credito telefonico, andare al cinema, prenotare una camera d’albero, un aereo…o comprare due polli al mercato rionale, perché anche i contadini la usano!
La Cina per tanti anni non è stata il faro dell’innovazione, l’industrializzazione è arrivata velocemente e milioni di persone si sono trovate catapultate dai villaggi di coltivatori alla fabbrica di smartphone. Alcuni amici sono stati in Cina per lavoro, mi hanno detto che oggi, da quelle parti, senza WeChat sul telefono, la vita è …complicata.
Se ci pensate in Europa è difficile immaginare qualcosa del genere, no? Molti usano app per i taxi, per e-commerce, altri per l’hotel, ma non esiste una piattaforma così pervasiva, usata sia dal ragazzino che dall’anziano, che si sia insediata prepotentemente nella vita di ogni giorno.
La Cina ha realizzato un “Leapfrogging”, ha compiuto un balzo in avanti che l’ha portata da una arretratezza generale ad essere all’avanguardia nell’uso delle app nell’economia quotidiana. Leapfrogging perché non è stato necessario per quel miliardo di persone, rivivere i passaggi tecnologici e burocratici che hanno portato noi “occidentali” dove siamo oggi. Anzi, su questo ci hanno superato.
Riassumendo, quando mi trovo in una situazione di arretratezza, posso decidere di saltare in avanti ed utilizzare la tecnologia più aggiornata, senza dover usare tutte le precedenti.
Mi piace pensare all’Italia che compie uno di questi balzi in avanti, che butta il cuore oltre l’ostacolo. Per diventare leader di un settore, paradossalmente, si deve decidere di esserlo. In Italia abbiamo i migliori ricercatori al mondo e la creatività non ci manca.
Auto elettriche e guida autonoma? Ambiti importantissimi, ma già abbondantemente presidiati. Non ci sarebbe alcun balzo in avanti. Mi permetto di suggerire un polo avanzato sulle tecnologie relative all’agricoltura (Agri tech). Fondere la nostra tradizione di coltivatori con la capacità dei nostri ricercatori per risolvere sfide che riguardano l’umanità: di cosa ci sfameremo nel prossimo futuro, migliorare le coltivazioni, allevare animali senza antibiotici.
Su questo Innovami è in prima linea, pronta a supportare ogni startup che volesse cimentarsi!
Facciamolo questo salto in avanti e appropriamoci di una leadership nell’innovazione. Come diceva Peter Drucker: “Il modo migliore per predire il futuro è inventarlo.”
Christian Gironi
Direttore Innovami